The Irreverent

Una prospettiva irriverente sulla cinematografia contemporanea

The Batman

Ambienti urbani claustrofobici, spazi di un mondo ingannevole, luoghi di una detective story che sprofonda nell'oscurità del noir classico. Atmosfere cupe, irreali e allucinate, vicoli lucenti inondati dalla pioggia, architetture disegnate dalle ombre, nere silhouette...

The Batman

The Batman

Ambienti urbani claustrofobici, spazi di un mondo ingannevole, luoghi di una detective story che sprofonda nell'oscurità del noir classico. Atmosfere cupe, irreali e allucinate, vicoli lucenti inondati dalla pioggia, architetture disegnate dalle ombre, nere silhouette...

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Ambienti urbani claustrofobici, spazi di un mondo ingannevole, luoghi di una detective story che sprofonda nell’oscurità del noir classico.

★★★★☆

Dexter: New Blood

La mano sinistra di Dio ritorna sullo schermo per un reboot conclusivo che lascia in bocca il sapore del sangue. Dexter Morgan torna sullo schermo, a distanza di otto anni dal termine della serie (Dexter 2006-2013) che l’ha visto protagonista per otto stagioni in...

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Speciale

Una critica approfondita su particolari pellicole che hanno lasciato il segno.

Cowboy Bebop

Cowboy Bebop

Contaminazione e improvvisazione suonano la retorica di un nuovo genere a colpi di jazz. Era il 1941 quando, al Minston’s Play House di New York, giovani musicisti dotati di una rivoluzionaria sensibilità musicale si sfidavano in sessioni libere di jazz, dando vita ad...

Cowboy Bebop

Contaminazione e improvvisazione suonano la retorica di un nuovo genere a colpi di jazz. Era il 1941 quando, al Minston’s Play House di New York, giovani musicisti dotati di una rivoluzionaria sensibilità musicale si sfidavano in sessioni libere di jazz, dando vita ad un genere interamente nuovo: il bebop. Stanchi del jazz consolidato e delle restrizioni negli arrangiamenti, bramavano di suonare affidandosi alla completa improvvisazione solistica e allo spirito del blues. Centotrent’anni dopo, nel 2071, un gruppo di cacciatori di taglie male assortiti suona liberamente le proprie sessioni...

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Retro

Uno sguardo retrospettivo sulla cinematografia del lontano e vicino passato.

Up in the Air

Quando il dramma si traveste da commedia. Trecentoventidue giorni all’anno trascorsi in volo, un piccolo trolley come unico amico e come obiettivo di vita essere il settimo uomo al mondo ad infrangere la barriera delle dieci milioni di miglia aeree percorse. Il tagliatore di teste Ryan Bingham (George Clooney) è il protagonista di Up in the air (Tra le nuvole), comedy-drama firmato Jason Reitman, già autore di quello splendido Juno, vincitore del festival di Roma (2008). Ryan è un uomo solo, senza amici, incapace di stringere relazioni affettive con le persone...

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Up in the Air

Up in the Air

Quando il dramma si traveste da commedia. Trecentoventidue giorni all’anno trascorsi in volo, un piccolo trolley come unico amico e come obiettivo di vita essere il settimo uomo al mondo ad infrangere la barriera delle dieci milioni di miglia aeree percorse. Il...

Quando il dramma si traveste da commedia

Up in the Air

Quando il dramma si traveste da commedia. Trecentoventidue giorni all’anno trascorsi in volo, un piccolo trolley come unico amico e come obiettivo di vita essere il settimo uomo al mondo ad infrangere la barriera delle dieci milioni di miglia aeree percorse. Il tagliatore di teste Ryan Bingham (George Clooney) è il protagonista di Up in the air (Tra le nuvole), comedy-drama firmato Jason Reitman, già autore di quello splendido Juno, vincitore del festival di Roma (2008). Ryan è un uomo solo, senza amici, incapace di stringere relazioni affettive con le persone che, in un’America provata dalla crisi economica, viaggia da uno stato all’altro per licenziare impiegati, adempiendo al proprio...

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Manifesto

Il teorema della cinematografia, declinato nella forma filmica e seriale. Nessun corollario.

The Irreverent tratta di cinema e serie tv, come tanti altri blog disseminati per il web, ma a differenza di questi non insegue l’ultima uscita o lotta per ottenere un’anteprima.

Quando tutti corrono all’impazzata per pubblicare ogni tipo di contenuto prima e più velocemente degli altri, chi scrive su queste pagine si ferma, si siede e aspetta di incappare in qualcosa di interessante da vedere o attende il suggerimento di qualche amico, come Salvatore – senza il quale le pagine di tale sito non esisterebbero – che di tanto in tanto apre il dibattito su questo film o quella serie. 

Se cercate un blog aggiornato al secondo con ogni tipo di insensata e pretestuosa notizia riguardante film o serie tv, attori, attrici, registi, membri delle troupe e via dicendo, questo non è il posto giusto per voi.

Se cercate un luogo dove leggere gossip morbosi per alimentare sentenziose chiacchiere inutili sui vari social network, questo non è il posto giusto per voi.

The Irreverent recensisce nuove e vecchie pellicole, produzioni televisive conosciute e meno conosciute, presentate su alcuni degli streaming network più popolari, al solo fine di proporre un’analisi, breve o dettagliata, delle singole opere, che suggerisce uno tra i molteplici modelli interpretativi, rimanendo all’interno di quelle che si ritengono essere le proposte di significato degli autori.

Se quello che vi interessa è leggere una critica non di parte, spassionata, libera da fastidiosi annunci pubblicitari per arricchire il vostro patrimonio informativo, o semplicemente per sapere se il film che avete scelto per la serata può essere di vostro interesse o meno, allora, forse, questo è il blog che fa per voi. 

Nella critica di un’opera non esiste una sola interpretazione.

HAL

HAL

Studioso di cinema nei primi anni duemila, presso la cattedra del Prof. Gianni Canova, dopo la laurea abbandona questa strada troppo velocemente. Si dedica alla video produzione prima, scrivendo recensioni per una rivista d’oltralpe, e al digital design poi, finendo a lavorare come UX/UI designer in una città delle midlands inglesi. La passione per il cinema, in particolare per l’animazione giapponese, rimane sempre costante, indomita, fino a quando, al gong della quarantaduesima ripresa, si riscopre capace di saperle ancora suonare.