Raffinato comedy-drama che denuncia e critica con la giusta dose di cinico umorismo.
Comedy-drama raffinato e potente, in cui tutto – o quasi – fila liscio. Sostenuta da una sceneggiatura sofisticata, dove ogni elemento si incastra opportunamente, e da interpretazioni vigorose quanto intense, The morning show è una serie che getta uno sguardo pesantemente critico sul mondo delle news e dell’entertainment, laddove il confine tra finzione e realtà appare sempre più labile, e lo fa muovendosi sul terreno scottante dell’inappropriata condotta sessuale.
I personaggi portati sullo schermo sono intensi e penetranti, con la Aniston che spicca su tutti per la complessità della sua Alex, decisamente protagonista. Sostengono ugualmente bene la loro parte anche Witherspoon e Carell che si mettono in gioco, dimostrando tutto il proprio talento. Ogni episodio condensa tanti e diversi messaggi in pochi minuti, distillandone il contenuto in sequenze ben costruite che scivolano veloci.
The morning show parla e denuncia l’omertà latente che circola negli ambienti dello spettacolo, perché di fatto ciò che viene rappresentato non è altro che una forma di intrattenimento travestita da notiziario televisivo, dove gli anchormen sono dei VIP a cui si perdonano tanti capricci. Quando tuttavia cominciano a non incontrare più il favore del pubblico o diventano scomodi per i vertici, i burattinai dell’emittente cominciano a tirare i fili, aprendo il sipario al loro teatro di marionette.
Tutto si muove in una travolgente partita a scacchi, fatta di mosse e contromosse che, sebbene drammatica, non risparmia la giusta dose di umorismo. Purtroppo gli animi si raffreddano sul finale. Il repentino cambio di direzione di Alex, personaggio articolato e complesso, risulta un po’ forzato, rientrando in quella logica di retorica buonista, troppo riconciliante, che trasforma la cruda e cinica impalcatura di denuncia in un fragile castello di carte, abbattuto dallo sbattere di una porta nel dietro le quinte.